Oggi altro passettino in avanti. E' bello constatare come la consapevolezza dei meccanismi che caratterizzano i rapporti interpersonali possa aiutare a cambiare atteggiamento.
In particolare il rapporto con mia madre è conflittuale e questo mi genera ansia. La delusione di non avere la sua approvazione. E questo mi portava a non riuscire mai a farle capire le mie ragioni e ad insultarla in modo violento, senza ottenere che lei mi comprendesse e ottenendo una profonda frustrazione per non riuscire ad avere la sua stima.
Oggi è capitato di nuovo. La discussione su come si devono onorare i morti ormai è secolare. Per me i morti si ricordano con il cuore e non mettendo fiori su una tomba. Per chi crede con una preghiera individuale e non con una messa il giorni dei morti.
Anche oggi dunque è venuto fuori l'argomento. E come al solito lei mi ha attaccato con un "domani non ci vai al cimitero"? E alla mia risposta "no, sono al corso di Shiatsu", mi ha subito offeso con un "non ti vergogni"?
Ma questa volta invece di cedere all'ira come conseguenza al fatto di non sentirmi approvato da lei, alla delusione perchè non si rendeva conto di quanto mi mancava mio padre e che pensassi proprio in questi giorni che sta per arrivare il secondo anniversario della sua morte, sono riuscito a farla ragionare.
In particolare il rapporto con mia madre è conflittuale e questo mi genera ansia. La delusione di non avere la sua approvazione. E questo mi portava a non riuscire mai a farle capire le mie ragioni e ad insultarla in modo violento, senza ottenere che lei mi comprendesse e ottenendo una profonda frustrazione per non riuscire ad avere la sua stima.
Oggi è capitato di nuovo. La discussione su come si devono onorare i morti ormai è secolare. Per me i morti si ricordano con il cuore e non mettendo fiori su una tomba. Per chi crede con una preghiera individuale e non con una messa il giorni dei morti.
Anche oggi dunque è venuto fuori l'argomento. E come al solito lei mi ha attaccato con un "domani non ci vai al cimitero"? E alla mia risposta "no, sono al corso di Shiatsu", mi ha subito offeso con un "non ti vergogni"?
Ma questa volta invece di cedere all'ira come conseguenza al fatto di non sentirmi approvato da lei, alla delusione perchè non si rendeva conto di quanto mi mancava mio padre e che pensassi proprio in questi giorni che sta per arrivare il secondo anniversario della sua morte, sono riuscito a farla ragionare.
Le ho domandato: ma tu hai bisogno di andare al cimitero per ricordarti di papà? Forse che quando sei in casa non lo pensi?
Alla sua replica "ma lo fanno tutti di andare al cimitero, che sono tutti scemi?" ho aggiunto "ma perchè ti interessa così tanto cosa pensa la gente?"
Non è forse più importante cosa pensi te?
Non è forse più importante capire cosa penso io e cosa provo?
Per dimostrare cosa si prova si usa il cuore e non la mente. Come puoi arrivare ad essere certa di quello che provo e sento per mio padre?
Lei ha provato a ribellarsi a questi tipi di ragionamenti. Ha provato ad uscire dal discorso facendo l'offesa.
Ma sono sicuro che il messaggio è arrivato e dopo la discussione io stavo bene. E anche lei era tutto sommato tranquilla.
Perchè finalmente ero riuscito ad esporre il mio punto di vista senza avvelenarlo con l'astio.
Posso ancora migliorare. Posso non farla sentire male per stare bene io, dandole della superficiale, ma è già un bel passo.
Sono soddisfatto di me.
1 commento:
Tesoro sono davvero contenta per te e mi unisco all'orgoglio che provi.
E' una situazione in cui mi sono trovata anche io tante volte ed ho seguito gli stessi tuoi passi: uno alla volta.
Anche oggi continuo a portare avanti questa "battaglia" ed è sempre faticoso, ma lo faccio perché ormai so che mi fa sentire proprio come ti senti tu.
TVB
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