Medici e scienziati hanno oramai appurato con estrema precisione che timidezza, insicurezza e paura di agire sono comportamenti che ci vengono insegnati durante l’arco della nostra vita da quello che prima abbiamo definito come “controllo sociale” e non hanno alcuna origine di natura genetica. Questa è un’ottima notizia perché ogni cosa imparata può essere tranquillamente disimparata e sostituita con altre più utili e produttive. Vediamo ora qual è il meccanismo con cui il nostro cervello impara un nuovo comportamento o una nuova azione da svolgere. Il cervello, come abbiamo visto all’inizio, è composto fondamentalmente da due parti: una parte logica che è piuttosto debole e lenta e una parte emozionale che invece è estremamente potente e veloce, al punto da poter gestire numerose operazioni contemporaneamente in automatico, cioè senza l’intervento della volontà cosciente. Quando ad esempio noi impariamo a guidare l’automobile, all’inizio commettiamo molti errori perché nelle prime fasi d’apprendimento di una cosa nuova siamo costretti ad adoperare la parte logica che, come abbiamo visto non ha buone prestazioni. Man mano che noi ci esercitiamo costantemente alla guida dell’automobile il nuovo comportamento che stiamo imparando passa poco alla volta dalla parte logica a quella emozionale diventando automatico. Così nel giro di una settimana o due siamo in grado di guidare senza più dover pensare ai movimenti da fare, tanto che contemporaneamente possiamo anche metterci a conversare con il passeggero senza incappare in incidenti.Le emozioni negative vengono imparate con lo stesso principio. Ad esempio, se un bambino viene spesso rimproverato in pubblico dai genitori ecco che poco a poco impara la paura del giudizio altrui (o timidezza) che, come abbiamo visto nell’esempio della guida dell’automobile, col tempo diventa automatica e, ogni volta che ci troviamo in mezzo a degli estranei, proviamo inevitabilmente disagio.
Dunque si tratta di sostituire, attraverso l'esercizio e il tempo, le emozioni negative con altre positive. In pratica qualcosa di non molto diverso dall'installare un software in un computer.
Dunque si tratta di sostituire, attraverso l'esercizio e il tempo, le emozioni negative con altre positive. In pratica qualcosa di non molto diverso dall'installare un software in un computer.
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