lunedì 6 ottobre 2008

Passato irrisolto



Anche oggi la solita discussione con mia mamma. Ciclicamente si va sempre a parare sullo stesso argomento affrontandolo da angolazioni diverse. L'argomento è il rapporto di coppia. Secondo lei la condizione ideale di ogni essere umano è quella di essere sposati. Secondo me è quello di stare bene con sè stessi e dunque poter dare AMORE a un'altra persona.
Tutto è inziato parlandomi di mia cugina che è rimasta da poco vedova.
"Lo sai", ha esordito, "che a tua cugina hanno chisto già di sposarla"?
" Era un uomo che ha conosciuto in ospedale. La moglie stava morendo di tumore. Quando ha saputo che anche il marito di tua cugina era morto le ha subito chiesto di accompangarsi con lei."

E mentre io pensavo alla tristezza di tutto ciò e al fatto che probabilmente quell'uomo non era spinto da amore ma da semplice comodo ha tirato giù il carico da undici.

"Lo sai che anche la tua amica Sonia si è sposata? Siete rimasti solamente te e tuo fratello a non avere una compagna. Anche te di occasioni ne hai avute. Potevi pensarci prima invece di stare con una persona 8 anni"

Ho provato a ribattere cose ovvie. Che aveva ragione sul troppo tempo che ci avevo messo in passato a lasciare le persone. E che però per me due persone devono stare insieme per amore e che il fatto che tutti i miei conoscenti fossero sposati non indicava necessariamente che fossero felici.

"Ma nella Bibbia c'è scritto che Dio li fece per farsi compagnia. Non è lo stato normale stare da soli"

Le ho ribattuto con pazienza che la condizione normale è stare bene con sè stessi. Non avere bisogno di un'altra persona per stare bene. Perchè questo modo di ragionare è un ragionare che porta ad essere infelici...e mentre parlavo avevo una gran voglia di dirle come lo sei stata te con papà. Ma mi sono morso la lingua.

"Allora sono tutti strani visto che tutti pensano a sposarsi", ha concluso.

Due generazioni e due mentalità diverse. Non ci sarebbe niente di particolare se non fosse che a me queste discussioni fanno male al cuore.

E' qui che sta l'anomalia. E' qui che sta la motivazione di tutti i miei problemi di rapporto con le persone. Il bisogno di essere approvata da lei. Il fatto che sebbene una parte di me riesce a tenerle testa, un'altra dentro di me soffre come il bambino che veniva rimproverato da lei perchè non ero all'altezza delle sue aspetattive. Soffre perchè non sono secondo lei come tutti gli altri e dunque sono di conseguenza peggiore.

E dunque se da una parte trovo il coraggio di "abbandonarla" dall'altra subisco ancora il peso dei suoi rimproveri e ci sto male.

Il meccanismo di amore e rabbia. Quello che si ripete spesso nei miei rapporti d'amore. Quando cerco persone che mi trattino male o che mi rimproverino forse per ritrovare la figura materna che amo.

4 commenti:

ME ha detto...

Le conosco bene, troppo bene queste discussioni, e pure le sensazioni di cercare un'approvazione che non arriva (e lo sai). Per quanto mi riguarda cerco di non farmi fare del male, perciò evito certi argomenti, oppure faccio domande spiazzanti, senza accuse.
Oppure puoi sempre dire che stai pensando di farti prete, così gli insegnamenti della Bibbia li seguirai perfettamente... :-)

Anonimo ha detto...

io vado più sul diretto.
mamma la vita è mia e faccio come cazzo mi pare.

troppo dici?...ma ormai mi conosci un po'...:)


baci tanti tanti...
Marcella.

meravigliosamente ha detto...

Ma ciaoooooo....che bello trovarti nel mio bloggino semi-sconosciuto...:-)
Guarda che anche io rispondo nello stesso modo. A volte con le stesse parole. Il problema nel mio caso è che comunque alla fine la pago con una tristezza che mi prende da dentro....e comunque anche te che fai la donna dura sei tenera come un cuore di panna dentro. Sono così felice di averti conosciuto...:-) Grazie ancora per la splendida serata di Sabato.

Anonimo ha detto...

Grazie a te. Sono stata benissimo. :)